sabato 28 aprile 2012

IL GIORNO DEL FALCO
Suicidio rituale di un "vecchio"e un "cinese".
Memorials del capitalismo industriale: produci, consuma e crepa!

1 commento:

  1. Non è mai stato così attuale come adesso questo film, il cui vero titolo, quello meditato, pensato, amato era "IL VECCHIO E IL CINESE" ribattezzato per misteriosi e imponderabili umori produttivi (Il Giorno del Falco). Film sofferto, doppiato, storpiato in parte esaltato sostanzialmente negato.
    Rimane un punto di riferimento importante nel Bel Paese per la sua profondità e originalità strutturale restitutita con la leggerezza di un fumetto di Tex. Il problema è che dobbiamo liberarci dai dogmi di certa critica militante italiana, quella che decide, sempre per umori extra vaginali cosa è bene e cosa è male: i film non devono avere il colore, o poco colore, attori solo " della strada" immagino prostitute o solo esclusivamente professionisti, professionisti di che cosa non si sa; una serie di inutili fissazioni auto celebrative che assieme a un pubblico antropologicamente modificato dalle fiction mascherate da cinema d'autore, ha portato la cultura audio visiva soprattutto italiana ma anche europea dritta al forno crematorio. Il problema è che tutto questo fa parte di un disegno molto lucido: trasformare il valore delle cose in "prezzo" e le persone in "consumatori". Ma oggi che non ci sono più prezzi e tutto è stato consumato cosa resta?

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