sabato 6 ottobre 2012

MICHAEL ROTHER (thank you Lucio) 



L’intelligenza sopraffina di Jhon Frusciante coglie il grande insegnamento di Michael Rhoter, musicista schivo che dopo aver co-fondato i Kraftwerk decide di percorrere una strada solitaria in totale controtendenza rispetto all’angoscia rocchettara del momento ma anche ai trip psichedelici della musica elettronica tedesca. Il fondatore dei Neu! si imbarca in questo mare oscuro di Boecklin e di Nietzche, pervaso da un romanticismo puro come solo nei quadri di Friedrich puoi vedere e il suono rado e cristallino delle note della sua chitarra si ritaglia uno spazio minuto ma necessario in cui le anime sensibili si sono da sempre riconosciute trovando riposo, conforto e ispirazione. Michael rappresenta l’amore per la natura: quella della parte innocente degli esseri umani e quella lussureggiante della creazione. Onore e gloria a Jhon Frusciante che con una sensibilità da vero ricercatore riconosce al maestro l’avvio di un precorso poetico che può essere paragonato alla poesia di Rimbaud, genio eremita destinato a un sublime oblio e all’amore di fratelli lontani ma sempre presenti. Se avete tempo, nonostante le teste che impediscono la visuale di questo pessimo video, ascoltate questa anonima registrazione storica, in cui Frusciante tributa Rother, che potete intravedere a destra dello schermo. Chiudete gli occhi perchè questa musica è innanzitutto Estasi, come dicevano Schopenauer e  Nietzche, apertura a un tempo non lineare, astorico e matafisico. Come una realtà indipendente, mondo nel mondo.
La vita senza la musica di Rother, sarebbe un errore.

Arthur Frame

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