SOTTO LA LINEA
In una società dove l’audiovisivo
è, in teoria, alla portata di tutti, ci si chiede dove sia il materiale registrato
relativo, per esempio, alla filosofia contemporanea, alla critica alla
televisione non fatta dalla televisione medesima. Ci si interroga sul perchè le persone
non utilizzino gli strumenti audiovisivi, che ormai sono parte del nostro
corredo quotidiano, per registrare le testimonianze delle donne e degli uomini
del nostro tempo, testimonianze relative alla vita del presente. Provate a
cercare nei motori di ricerca per esempio: Interviste a donne filosofe,
scoprirete che non c’è nulla, assolutamente nulla, solo rari frammenti poco
approfonditi e scarsamente significativi. Il problema è che il linguaggio
dell’audiovisivo non è conosciuto, non è posseduto e dominato, ma solo subito.
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