giovedì 17 maggio 2012

LA DONNA E IL DRAGO THE WOMAN AND THE DRAGON 
di Rodolfo Bisatti
(now available in the United State for rent or buying video on demand)

L’ultimo periodo di libertà di una madre che dovrà scontare sei anni di carcere avendo una figlia di
un anno e pochi mesi. L’impressionante approssimarsi dell’ora zero: il momento del distacco tra la
madre, che verrà internata, e la figlia il cui destino è ancora incerto; un countdown che ad ogni passo
scandisce l’ovvia assurdità del dogma sociale: peccato=punizione.  La figlia, ormai adulta, è una
sopravvissuta non cicatrizzata, depositaria di una sua propria ingiusta pena. 
E' interpretato da Laura Pellicciari; Linda Dorigo, François Bruzzo, Carlotta Bisatti, Eva Mauri e altri
attori del laboratorio del “Terzo Cinema”. La Colonna sonora è del compositore amburghese
Michael Rother e del giovane polistrumentista Thomas Balin.

Film presto disponibile anche in Italia

Trailer disponibile presso IMDB (Internet Movie DataBase)



1 commento:

  1. “La Donna e il Drago” è un film girato con un linguaggio non convenzionale, è un'espressione compiuta del terzocinema, racconta in 100 minuti, l’ultimo periodo di libertà di una madre che dovrà scontare sei anni di carcere avendo una figlia di un anno e pochi mesi. Il film si svolge e si ferma prima delle sbarre, nel privato del quotidiano, visualizzando l’impressionante approssimarsi dell’ora zero: il momento del distacco tra la madre, che verrà internata, e la figlia il cui destino è ancora incerto; un countdown che ad ogni passo scandisce l’ovvia assurdità del dogma sociale: peccato=punizione. La Legge, o sarebbe piu’ opportuno dire la legislazione, è immatura di fronte a una “passione” di tale peso; la perdita di un figlio, per chiunque la subisca, colpevole o meno, porta irrimediabilmente a profondi effetti collaterali. Infatti, la figlia ormai adulta è una sopravvissuta non cicatrizzata, depositaria di una sua propria ingiusta pena. Questo film, lontano da qualsiasi tesi pregiudiziale, indaga l’aspetto universale umano dell’abbandono, ma puo’ farci riflettere sul problema tuttora contingente e insoluto delle madri in carcere, molte delle quali scelgono come via di liberazione il suicidio.
    E' interpretato da Laura Pellicciari; Linda Dorigo, François Bruzzo, Carlotta Bisatti, Eva Mauri e altri attori del laboratorio del “Terzo Cinema” .
    La Colonna sonora è del compositore amburghese Michael Rother e del giovane polistrumentista Thomas Balin.

    RispondiElimina