domenica 14 giugno 2015

Ec(c)o!



«La tv aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità»
Umberto Eco

“Internet è un formidabile modo per far rete, l’importante è non trovarsi dalla parte dei pesci ma da quella dei pescatori!”
Arthur Frame

“L’unica volta che mi scontrato con Eco stavo uscendo dal Dams Arte di Via Zamboni proprio mentre lui stava entrando; un corpo a corpo! Per fortuna la sua prominenza addominale (volgarmente detta pancia) ha attutito il colpo, da allora non ci siamo mai più scontrati”
Arthur Frame

sabato 23 maggio 2015

"Figli Di Maria": il nuovo film di Cristian Natoli in anteprima a èStoria
FIGLI DI MARIA di Cristian Natoli (Italia, 2015, 75')  RAI Friuli Venezia Giulia domenica 24 maggio alle ore 9:35 su RAI 3 e in replica mercoledì 27 maggio sulla rete RAI 3 Bis alle ore 21:30.
FOR YOU Omaggio a ROMANA LODA 
regia teatrale di Giuseppe Marchetti 
video di Maurizio Pasetti 
Teatro S.Chiara 24/05/2015  
ore 20.30 BRESCIA
GINA PANE.jpg

FIGLI DI MARIA di Cristian Natoli (Italia, 2015, 75')  RAI Friuli Venezia Giulia domenica 24 maggio alle ore 9:35 su RAI 3 e in replica mercoledì 27 maggio sulla rete RAI 3 Bis alle ore 21:30.
ALEX ZANARDI
"Gli altri ti attribuiscono una tenacia fuori dal comune, ma tu semplicemente non vedi l'ora che sorga il sole per fare ciò che fai."

lunedì 18 maggio 2015

Vita a prua


《低头人生》
Posted by 李金雄 on Domenica 19 aprile 2015
Titolo dell’incontro: “ ESAMINARE LA NATURA DELLA RECINZIONE” 

Un apologo
C’era una volta un leone, che venne catturato e rinchiuso in una grande gabbia: con sua grande sorpresa, trovò dei leoni che vi erano rinchiusi da anni, alcuni persino da tutta la vita, essendo nati e cresciuti là dentro. Presto imparò a conoscere le attività sociali che si svolgevano all’interno del recinto.
I leoni si riunivano in gruppi. Un gruppo, ad esempio, era costituito da leoni desiderosi più che altro di stare in compagnia; un altro gruppo si dava la pena di organizzare spettacoli; un altro ancora si occupava di attività culturali, avendo per scopo la conservazione dei costumi, delle tradizioni e della storia del tempo in cui i leoni erano liberi; altri gruppi erano religiosi, e usavano riunirsi prevalentemente per comporre e cantare canzoni commoventi, che parlavano di una futura giungla senza recinzioni; altri gruppi attiravano i leoni con velleità artistiche, o leoni letterati; altri ancora avevano intenti rivoluzionari, e si riunivano per complottare contro i carcerieri o contro altre associazioni di ribelli; v’erano poi gli adoratori della gabbia, ed altri, infine, che ne contestavano la stessa esistenza.
Ogni tanto scoppiava una rivoluzione, un gruppo veniva sopraffatto da un altro, oppure venivano uccise tutte le guardie e poi sostituite da altre.
Guardandosi attorno, il nuovo venuto osservò un leone che stava in disparte, assorto nei propri pensieri, e che non sembrava appartenere a nessun gruppo. La sua presenza destava impressioni contrastanti, dall’ammirazione alla diffidenza.
Egli disse al nuovo arrivato: «Non unirti stabilmente a nessuno di questi gruppi. Si danno da fare per molte cose, alcune anche buone, ma ne trascurano una ch’è davvero essenziale».
«E quale sarebbe?», domandò l’altro.
«Esaminare la natura della recinzione».

Tra i presenti (citiamo solo gli ultimi 10 iscritti)

Alice Bertocchi (Trieste)
Mario Brenta (Roma)
Sandro Forcato (Bolzano)
Lidia Martin Merino (San Sebastian)
Nadia Ticozzi (Basilea)
Maurizio Pasetti (Brescia)
Laura Ziliotto(Bassano)
Salvatore Frisina (Palermo)
Enrico Gusella (Padova)
Linda Dorigo (Roma)






domenica 17 maggio 2015

ESAMINARE LA NATURA DELLA RECINZIONE

Un apologo
C’era una volta un leone, che venne catturato e rinchiuso in una grande gabbia: con sua grande sorpresa, trovò dei leoni che vi erano rinchiusi da anni, alcuni persino da tutta la vita, essendo nati e cresciuti là dentro. Presto imparò a conoscere le attività sociali che si svolgevano all’interno del recinto.
I leoni si riunivano in gruppi. Un gruppo, ad esempio, era costituito da leoni desiderosi più che altro di stare in compagnia; un altro gruppo si dava la pena di organizzare spettacoli; un altro ancora si occupava di attività culturali, avendo per scopo la conservazione dei costumi, delle tradizioni e della storia del tempo in cui i leoni erano liberi; altri gruppi erano religiosi, e usavano riunirsi prevalentemente per comporre e cantare canzoni commoventi, che parlavano di una futura giungla senza recinzioni; altri gruppi attiravano i leoni con velleità artistiche, o leoni letterati; altri ancora avevano intenti rivoluzionari, e si riunivano per complottare contro i carcerieri o contro altre associazioni di ribelli; v’erano poi gli adoratori della gabbia, ed altri, infine, che ne contestavano la stessa esistenza.
Ogni tanto scoppiava una rivoluzione, un gruppo veniva sopraffatto da un altro, oppure venivano uccise tutte le guardie e poi sostituite da altre.
Guardandosi attorno, il nuovo venuto osservò un leone che stava in disparte, assorto nei propri pensieri, e che non sembrava appartenere a nessun gruppo. La sua presenza destava impressioni contrastanti, dall’ammirazione alla diffidenza.
Egli disse al nuovo arrivato: «Non unirti stabilmente a nessuno di questi gruppi. Si danno da fare per molte cose, alcune anche buone, ma ne trascurano una ch’è davvero essenziale».
«E quale sarebbe?», domandò l’altro.
«Esaminare la natura della recinzione».

giovedì 23 aprile 2015

AD ARTECalcataTeatroCineFestival

in programma dall'8 al 12 luglio 2015 nello splendido borgo di Calcata (VT).
La direzione artistica dell’evento è a cura di Igor Mattei e Marina Biondi.
L'intento della rassegna è quello di porre attenzione su due aspetti: il recupero e la valorizzazione di un territorio unico e il realizzarsi di una manifestazione artistica di qualità, con la partecipazione di compagnie e opere di alto valore culturale.
Per quanto riguarda la sezione teatro, sono accettati tutti gli spettacoli di compagnie “indipendenti” e emergenti provenienti da tutta Italia, PROFESSIONALI,che rientrino nelle seguenti categorie:
-Classici contemporanei: classici del teatro antico, moderno fino al '900 con importanti e forti riletture registiche.
-Teatro in rivolta: spettacoli di teatro civile e di denuncia (si privilegiano tematiche che abbiano a che fare col nostro paese).
-Teatro di narrazione e di piazza: spettacoli che si possano fare all'aperto, senza l'ausilio di luci artificiali e le cui compagnie possano prendere in considerazione una forma remunerativa a cappello con un contributo spese per il viaggio da concordarsi al momento dell'avvenuta selezione.
-Storie: teatro di drammaturgia contemporanea.
-Phisical Theatre.
Per quanto riguarda la sezione cinema, sono accettati lungometraggi cortometraggi di genere vario (dramm. comm. ), documentarifilm d'animazione ,provenienti da tutta Italia, che mostrino qualità artistiche e contenutistiche non convenzionali , che siano autoprodotti o prodotti da piccole case di produzione “indipendenti” , che a causa dei temi trattati e/o degli stili usati non omologati , non garantiscono il facile rientro economico e che per questo motivo sono stati dunque completamente esclusi o quasi dalla grande distribuzione nazionale.
Non intendiamo solamente opere di giovani registi (sono esclusi i film amatoriali) ma anche lavori di registi di comprovata esperienza e qualità, che non abbiano però la relativa visibilità che meriterebbero.
Col termine “indipendenti” vogliamo intendere invece tutte quei film che siano completamente autoprodotti, o prodotti da piccole coraggiose produzioni cinematografiche o che siano prodotti in larghissima parte da piccole compagnie di produzione con l'intervento in minima parte di contributi ministeriali e che spesso non hanno distribuzione o la distribuzione che meritano.

C'è tempo fino al 3 maggio per partecipare alle selezioni.
Qui i bandi integrali:






domenica 19 aprile 2015

Hikikomori: mi dissolvo



LA VITA DAVANTI


LA VITA DAVANTI

di ConsorzioScenico


con 
Massimiliano Borghesi
Roberta Colacino
Silvia Padula
Paola Saitta
Igor Zobin

Testi e coordinamento registico Sara Beinat
Musiche originali di Massimiliano Borghesi in collaborazione con Lorenzo Zuffi arrangiate ed eseguite dal vivo dal M° Igor Zobin

Ho tutta la vita davanti.
Abbiamo tutta la vita davanti.
Avevate la vita davanti.
Avessi avuto la vita davanti.
Avrai la vita davanti.

Giovedì 23 aprile 2015
alle ore 19:00 (ritrovo alle ore 18:45)
presso la Stazione storica di Aurisina, (TRIESTE)

L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
Gli ambienti dove si svolge lo spettacolo non sono riscaldati, pertanto vi invitiamo a vestirvi adeguatamente.
BOLZANO CIRCOLO LA COMUNE - VIA MENDOLA 21-D
LA CRUDELTA' DEL MARE

Regia di: Rodolfo Bisatti
Lunedì, 9 marzo 2015 - ore 20:30
repliche: 16/03/2015 17/03/2015 18/03/2015 19/03/2015 10/04/2015 11/04/2015 13/04/2015 14/04/2015 15/04/2015 16/04/2015 17/04/2015 18/04/2015 19/04/2015 20/04/2015


Sandro Forcato
fondatore del Circolo La Comune

Nel 1971 un gruppo di intellettuali, studenti e lavoratori decise di costituire un circolo culturale denominato "La Comune".

Gli inizi del circolo La Comune sono caratterizzati in senso alternativo, non solo nei contenuti delle proposte, ma anche nel coinvolgimento di un pubblico non tradizionale, tutto il lavoro di volantinaggio e di pubblicità porta a porta è indirizzato ad un pubblico degli strati della popolazione operaia ed impiegatizia o piccolo borghese e degli studenti.
Le primi iniziative vedono la presenza di nomi prestigiosi come Dario Fo, la compagnia del Living Theatre e Lindsay Kemp.
Alle manifestazioni di spettacolo si alternano anche dibattiti pubblici su temi politici e di attualità, proiezioni di films a tema.
Il lavoro della Comune viene via via riconosciuto non solo dalla popolazione ma anche dalle istituzioni e un critico teatrale in un scritto sulla stagione teatrale 1979/1980 arriva a dire che senza le proposte della Comune il teatro ne avrebbe sofferto molto.
Un altro fatto importante nella programmazione del circolo La Comune è la politica dei prezzi, il più possibile bassi per avvicinare le masse popolari e la scelta degli spazi per le rappresentazioni: le grandi sale dei padiglioni della Fiera, il campo sportivo Druso, le piazze (Matteotti, Walter, Don Bosco, etc.), i Prati del Talvera, luoghi più vicini a tutti gli strati della popolazione.
Il circolo la comune ha firmato le più belle stagioni musicali a Bolzano con nomi che non hanno bisogno di commento, da Ray Charles a John Mayall, Fabrizio De Andrè, Urriah Heep, Richie Evans, Stephen Stills, Susanne Wega, e tanti altri ancora.


MOHAMMED HAMMOUSSI


Il biliardo di fango

"Ci sono una marea di esaltati che vogliono fare i registi perché sono convinti che sia "figo", in verità non hanno niente da dire, a questi consiglio caldamente di NON frequentare il Terzocinema perché noi NON siamo un gruppo di auto mutuo aiuto per gente che ha problemi con la mamma. 
Pensiamo onestamente che le cose così come sono oggi in Italia non vadano per niente bene, c'è molto da lavorare e da lavorare in gruppo. Da troppo tempo il potere della comunicazione è in mano a gente che non sa comunicare e non sa nemmeno ragionare o sognare in prospettiva. Raccontiamo il necessario, ciò che non si può fare a meno di raccontare e, vi prego, oltre il telegiornale se possibile. 
Ragionare su questa immagine è utile, utile per capire cosa bisogna fare e come farlo."
Un caro saluto Arthur Frame


martedì 14 aprile 2015

ALISA FESTA BYSTROVA

Appello a sostegno di OBC

Alla cortese attenzione
Dott. UGO ROSSI
Presidente della Provincia autonoma di Trento
E per conoscenza
Dott.ssa SARA FERRARI
Assessora provinciale alla Cooperazione allo sviluppo
 
Egregio Presidente Rossi,
le scriviamo per porre alla sua attenzione la questione del futuro di Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC) che, come abbiamo appreso dalla stampa, subirà a breve un drastico ridimensionamento.
Con il suo articolato lavoro di informazione, analisi, sensibilizzazione, OBC rappresenta un caso unico in Italia per capacità di mettere in relazione territori, società civile, cittadini ed istituzioni in un dialogo serrato sull'Europa.
Grazie a una fitta rete di corrispondenti locali - giornalisti, intellettuali, attivisti delle regioni in esame - da quindici anni OBC segue gli sviluppi dell'allargamento dell'Unione Europea verso il sud-est Europa e la Turchia, e la politica di Vicinato in Caucaso e garantisce un monitoraggio attento di molti paesi europei ancora segnati da instabilità politica o conflitti armati, quali il Kosovo o l'Ucraina.
Costruendo ampi partenariati localmente, come su scala internazionale, OBC è impegnato attivamente a stimolare il confronto sui grandi temi di attualità: dalla libertà di stampa alla produzione culturale, dai diritti umani allo sviluppo democratico nello spazio europeo.
L'interdipendenza economica, energetica, migratoria, ambientale del nostro Paese con queste regioni è sostanziale: metà degli immigrati arriva dall'Europa orientale; l'export verso i Balcani supera quello verso la Cina; il Caucaso è fondamentale per la diversificazione delle fonti energetiche.
A ciò si aggiunga l'interdipendenza politica dato che alcuni dei paesi della regione sono membri dell'Unione Europea o lo diventeranno nel prossimo futuro.

La professionalità di OBC nell'affrontare questi temi coniugando informazione, ricerca, policy advice, formazione, divulgazione è riconosciuta dalle Istituzioni europee, dal Ministero degli Affari Esteri italiano, da molte realtà culturali ed economiche che lo sostengono attivamente.
Oltre al prestigio, OBC ha dimostrato capacità di attrazione di risorse, in particolare grazie ai progetti europei, offrendo negli anni rilevanti ricadute occupazionali al suo territorio.
Da ultimo, si noti che, anche una volta affermatosi come think-tank europeo, OBC è stato capace di mantenere un saldo legame con la società civile italiana e trentina di cui è espressione.
Tra le ragioni dell'affermazione di OBC c'è il sostegno continuativo della Provincia autonoma di Trento, ovvero di un ente locale convinto assertore del ruolo dei territori nella costruzione dell'Europa del futuro, solida e democratica.
Ci rivolgiamo a lei Presidente perché, nonostante la crisi, rinnovi l'investimento della Provincia su Osservatorio Balcani e Caucaso. In un momento tanto delicato per il nostro continente, abbiamo bisogno di rilanciare il progetto europeo a partire dai territori, stimolando la conoscenza e valorizzandone le risorse.
Una realtà come OBC, capace di farsi ponte tra società civile e istituzioni, tra sapere scientifico e opinioni pubbliche, grazie al vostro convinto sostegno potrà continuare ad offrire il suo prezioso contributo.
Per sottoscrivere l'appello compila il form qui sotto o invia una e-mail a: sostieni@balcanicaucaso.org


lunedì 13 aprile 2015

SACRIFICIO


Caro Andrej

“Certo si sono fatti molti film, alcuni meravigliosi, fin dagli albori di quest’arte magica, basti pensare all’Atalante di Vigo, nella sua straziante bellezza e semplicità.  Ma la poetica di Tarkovskij va oltre ad ogni modello narrativo, oltre lo stile perché dialoga direttamente con le forze spirituali del linguaggio della Natura. Quando parlo di Natura intendo “ciò che sta per nascere”.  Oggi nel cinismo tanto apprezzato nei festival, tanto premiato e osannato dalla critica cinematografica non c’è Natura e non c’è nemmeno poesia ma, appunto, solo cinismo.  Non dobbiamo disperare, ma solo abbandonare il nostro accanimento nel dover a tutti i costi dimostrare scientificamente l’inesistenza di Dio.” Arthur Frame

Зеркало

sabato 11 aprile 2015


Cari amici,
Vi scrivo innanzitutto per ringraziare quanti hanno sostenuto fin qui la campagna di crowd funding per il mio documentario “This is Not Cricket”, un film a cui lavoro da un paio d’anni e a cui tengo moltissimo.

Siamo molto colpiti dalla partecipazione di tante persone, amici e sconosciuti, intervenuti da tutto il mondo.

Ci rivolgiamo anche a tutti quelli che vorrebbero sostenere il documentario e che fino ad oggi non hanno avuto la possibilità di farlo.

Sappiamo che in Italia il crowd funding, questa nuova forma di finanziamento dal basso, è poco conosciuta e poco frequentata. All’estero è un sistema utilizzato da moltissime produzioni indipendenti.

Mancano pochi giorni alla conclusione della campagna. Pensiamo di poter raggiungere il budget previsto, gli ultimi giorni delle campagne di crowd funding sono generalmente i più importanti, e il vostro aiuto oggi è davvero cruciale. Anche il più piccolo contributo può fare la differenza. 

Preghiamo quindi quanti non conoscono “This is Not Cricket” di voler dedicare qualche minuto alla visione del promo e considerare il progetto.

Potete trovare tutte le informazioni sulla piattaforma di crowd funding Aflamnah: http://www.aflamnah.com/en/thisisnotcricket/

Siamo spiacenti di poter presentare il progetto solo in lingua inglese, ma abbiamo bisogno di comunicare con amici e sostenitori di tutto il mondo. La produzione del film è inglese, ma come vedrete Il film è totalmente italiano!

Grazie a tutti,

Jacopo de Bertoldi



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+39 328 050 7786
+44 775 665 4774


Autori di che?

“La  bestialità dei leccaculi nel nostro mestiere (il cinema) è cosa nota.
Una infinita serie di mignatte s’aggirano attorno ai luoghi di culto, nella speranza di ottenere qualche favore o anche solo qualche sguardo compiacente dal Potere costituito. In genere non hanno nulla da dire, stanno solo cercando uno specchio truccato dove poter riflettere la loro immagine superflua.
La cosa inquietante è che tra queste larve compiacenti ci sono molti “giovani”. Io ne conosco e, devo dire, non hanno un bell'aspetto, non hanno alcun reale interesse a cambiare il mondo a renderlo migliore di quello che è, perché loro stessi sono esseri infinitamente modesti, il loro unico scopo è apparire da qualche parte, salire sopra qualche palco per sentirsi superiori alla massa, il loro obiettivo è distinguersi dalla massa per essere riconosciuti da essa come immagini di culto.
Questi “giovani” sono il prodotto eugenetico di una macchinazione precisa che si basa su alcuni condizionamenti letali studiati a tavolino: isolamento, competitività, machismo, egoismo, ateismo, cinismo, fideismo, devozione al materialismo fisico, razzismo, ignoranza abissale, supponenza, e soprattutto paura dell’ignoto.
Ma la macchina che ha creato questa società mostruosa s’è inceppata, stenta a ripartire. E’ il momento giusto per lavorare sulla trasmutazione spirituale della merda della contemporaneità nell’oro lucente della condivisione.  
Presto verrà una nuova generazione di esseri umani che sapranno riconoscere nel mondo la bellezza e la sobrietà dello spirito intelligente che anima e fa muovere tutte le cose.  Mi spiace solo che probabilmente sarò assente e non potrò godermi questa resurrezione “


Arthur Frame Autunno 2050

giovedì 9 aprile 2015

FRANCO PIAVOLI

Mercoledi 22 aprile 2015
Roma, Auditorium ICBSA, Via M. Caetani, 32
Proiezione del film di Pasquale Scimeca
LA PASSIONE DI GIOSUE’ l’EBREO
Saranno presenti il regista e Miriam Meghnagi, autrice e interprete vocale delle musiche

Modera: Stefano Caviglia

lunedì 30 marzo 2015

Leonard COHEN Le Partisan 
https://www.youtube.com/watch?v=be60--LsAfE


When they poured across the border
Quando ci hanno invaso attraversando la frontiera
I was cautioned to surrender,
Mi fu detto di arrendermi
this I could not do;
Questo non potevo accettarlo
I took my gun and vanished.
Ho preso il mio fucile e mi sono dato alla macchia
I have changed my name so often,
Ho cambiato il mio nome così tante volte
I've lost my wife and children
Ho perso mia moglie ed i miei figli
but I have many friends,
Ma ho molti amici
and some of them are with me.
E qualcuno di loro è (ancora) con me


An old woman gave us shelter,
Una donna anziana ci ha fornito un rifugio
kept us hidden in the garret,
Ci ha tenuto nascosti nella soffitta
then the soldiers came;
Poi sono arrivati i soldati
she died without a whisper.
Lei è morta senza un fiato.


There were three of us this morning
Eravamo in tre questa mattina
I'm the only one this evening
Sono solo io questa sera
but I must go on;
Ma devo andare avanti
the frontiers are my prison.
Le frontiere sono la mia prigione


Oh, the wind, the wind is blowing,
Il vento, il vento sta soffiando
through the graves the wind is blowing,
Attraverso le tombe il vento sta soffiando
freedom soon will come;
La libertà ritornerà presto
then we'll come from the shadows.
Ed allora noi usciremo dall’ombra


Les Allemands e'taient chez moi, [The Germans were at my home]
I tedeschi erano nella mia casa
ils me dirent, "Resigne toi," [They said, "Resign yourself,"]
Mi hanno detto “Consegnati” (1)
mais je n'ai pas peur; [But I am not afraid]
Ma io non ho avuto paura
j'ai repris mon arme. [I have retaken my weapon.]
Ho ripreso la mia arma


J'ai change' cent fois de nom, [I have changed names a hundred times]
Ho cambiato nome almeno cento volte
j'ai perdu femme et enfants [I have lost wife and children]
Ho perso mia moglie ed i miei figli
mais j'ai tant d'amis; [But I have so many friends]
Ma ho molti amici
j'ai la France entie`re. [I have all of France]
Ho (con me) tutta la Francia


Un vieil homme dans un grenier [An old man, in an attic]
Un uomo anziano, all’ultimo piano
pour la nuit nous a cache', [Hid us for the night]
Ci ha nascosti solo per questa notte
les Allemands l'ont pris; [The Germans captured him]
I tedeschi lo hanno catturato
il est mort sans surprise. [He died without surprise.]
Lui è morto senza esserne sorpreso


Oh, the wind, the wind is blowing,
Il vento, il vento sta soffiando
through the graves the wind is blowing,
Attraverso le tombe il vento sta soffiando
freedom soon will come;
La libertà ritornerà presto
then we'll come from the shadows.
Ed allora noi usciremo dall’ombra