mercoledì 26 settembre 2012








El pueblo unido jamás será vencido

LA DONNA E IL DRAGO

SABATO 29 SETTEMBRE ORE 21 PALAZZO DEI CONGRESSI DI PISA


In occasione del  XXI Congresso  
nazionale AIcat




OGGI E' MORTA UNA MOSCA...
Le mosche procurano noia se volano a schiera unita, 
da sole non danno fastidio; si schiacciano dentro due dita. 
Claudio Lolli
Oggi è morta una mosca 
dopo avere volato tanti anni da sola 
bassa bassa su un prato. 
Un prato non è mai abbastanza grande 
perché una mosca ci si perda, 
ritrova sempre il suo cespuglio, 
il suo dolce odore di merda. 

Le mosche procurano noia 
se volano a schiera unita; 
da sole non danno fastidio: 
si schiacciano dentro due dita. 

Oggi è morta una mosca 
digrignando gli ultimi denti, 
subendosi l'ultima beffa, 
la morte appartiene ai potenti. 

Oggi è morta una mosca 
oh, mio dio che sfacelo! 
ronzare noiosamente 
tanto lontano dal cielo. 
Oggi è morta una mosca, 
crack! l'ultimo colpo di ali. 
Fortuna che noi siamo uomini, 
fortuna che siamo immortali. 

Oggi è morta una mosca, 
muriamola nel suo alveare 
insieme a tutte le altre 
onoriamola con un piccolo altare... 

Almeno però non si perda 
il senso degli ultimi stenti, 
alle mosche rimane la merda, 
il cielo appartiene ai potenti. 


martedì 25 settembre 2012


Gurdjieff danze

By Peter Brook


PERCHE’ E’ FONDAMENTALE PROMUOVERE UN CINEMA POETICO

Sconfinamento sul ruolo omologante e superficiale del cinema italiano di genere con accentuate e frequenti derive nel cosidetto cinema d’autore.

Dopo il primo shock dovuto a una regia standard (campo, controcampo, piano medio, primo piano, totale, carrello superfluo sulla camminata, dolly sul palazzo, insignificante)  e a una recitazione fasulla con il fatidico totalizzante accento romano; entriamo senza accorgerci nei film del Belpaese, (perchè una bella chiavata fa sempre piacere) ce ne sono tanti di film, e tutti ci van bene perchè la storia ci prende, la musica è vaselina che tutto lenisce, la stessa di sempre. Precisiamolo: la trama ci cattura e tutto fila liscio fino alla fine non importa se la performance è da cani, perchè la scarsa profondità ci rassicura, e siamo tutti un po cani ... (forse voi)... "noi siamo qui per divertirci non per soffrire".  E alla fine della proiezione con un sorriso sulle labbra rigonfiate dagli allergeni della coca cola e il buffetto sulle gote tonde; con la faccina imbambolata esprimiamo il nostro parere di spettatori esperti: “Bello, mi è piaciuto! Carino, carino davvero!”

Tutto questo non ha nulla a che fare con l’arte cinematografica.

Anche lo spettatore piu’ disarmato ha un universo interiore complesso, ma di lui, il cinema d’intrattenimento compreso quello finto impegnato d’autore, desidera solo un’adesione superficiale e funzionale all’incasso o al successo del suo autore.
Non c’è amore, non c’è passione, in sostanza non c’è rispetto.

L’arte cinematografica, quella autentica, è il presagio di una rivoluzione interiore, un rovesciamento del linguaggio, una poesia armata di potenzialità tecniche straordinarie. Il cinema dei poeti serve per aiutare a vivere e anche a morire. Serve per conoscere meglio il sudicio che c’è dentro e fuori noi; serve per segnalare delle possibilità di cambiamento, per indicare dei luoghi diversi dove incontrarsi che non siano sempre lo stesso. Serve a trasformare la percezione delle cose, a stimolare la crescita della video alfabetizzazione a favorire la crisi fino al cambiamento. Il cinema poetico è energia vitale, toccare la nostra libido e non in modo feticista solo i nostri genitali. Dopo aver visto un film così non usciremo piu’ dalla sala con un nauseante senso di estraneità ma con la curiosità rinnovata nel capire dove siamo. Il nostro quartiere è il set della nostra esistenza. Le persone che abbiamo visto al cinema, siamo noi! 
 
W VOCI NEL BUIO!  W IL TERZOCINEMA!!!

ARTHUR FRAME


Peter Brook

Gurdjieff Incontri Con Uomini Straordinari