Un viaggio solitario nella periferia industriale di un giovane precario in una città di provincia, con mille idee in testa e neanche un soldo in tasca.Ipermercati, strade, giardini pubblici. All’inizio degli anni novanta, quando il mondo aveva già preso una brutta piega e perso completamente il suo cattivo ma reale odore collettivo.Un’analisi macro e microscopica sulla pelle di un tempo trascorso in un quadrilatero di case, impianti sportivi e gasdotti circondati da canali che formano un’isola che a poco a poco si trasforma in un’isola della memoria ma anche in un isolamento quasi insopportabile.Un documento stra/ordinario struggente e vibrante. La voce nella testa.La fisiologia del tempo perso... “l’universo che ci piace di più perchè non ha fretta”.Una piccola odissea tascabile dedicata ai ragazzi del 99 ( nel senso del 1999)
QUADERNI DALL'ISOLA
RispondiEliminaUn viaggio solitario nella periferia industriale di un giovane precario in una città di provincia, con mille idee in testa e neanche un soldo in tasca.Ipermercati, strade, giardini pubblici. All’inizio degli anni novanta, quando il mondo aveva già preso una brutta piega e perso completamente il suo cattivo ma reale odore collettivo.Un’analisi macro e microscopica sulla pelle di un tempo trascorso in un quadrilatero di case, impianti sportivi e gasdotti circondati da canali che formano un’isola che a poco a poco si trasforma in un’isola della memoria ma anche in un isolamento quasi insopportabile.Un documento stra/ordinario struggente e vibrante. La voce nella testa.La fisiologia del tempo perso... “l’universo che ci piace di più perchè non ha fretta”.Una piccola odissea tascabile dedicata ai ragazzi del 99 ( nel senso del 1999)