lunedì 12 novembre 2012


VAM 
VideoAlfabetizzazione Multisensoriale

Se qualcuno devesse chiedermi oggi che cos’è la liberà, risponderei senza esitare:
Dominare il linguaggio!
Rodolfo Bisatti

Il nostro mandato è quello di innestare in ogni contesto strategico la Video Alfabetizzazione Multisensoriale. L'obiettivo è combattere l’analfabetismo digitale audiovisivo. A fronte di un continuo incremento e consumo delle telecamere digitali e dei programmi di editing (liberi o integrati)  non corrisponde un adeguato dominio del linguaggio audiovisivo. Il rischio è che l’analfabetismo digitale invece di ridursi si allarghi come una sorta di potenza comunicativa inevasa; un grande BLOG inutile  "massa priva di forma e di consistenza". Ad ora non esistono, secondo noi, “scuole” in grado di trasferire in modo organico conoscenze linguistiche audiovisive. Ci si basa ancora sul modello “cinematografico-televisivo” utile per il cinema (forse) ma inservibile o fuorviante rispetto alla tipologia digitale che persegue tutt'altra logica.
Usare la videocamera come una penna è un’idea (all’epoca solo immaginata da Zavattini) che prende corpo nelle ricerche trentennali di Kineo (studio e ricerca comunicazione audiovisiva).
Kineofilm ha condificato 2 modelli di approccio linguistico che per loro natura aiutano la democratizzaizone dei mezzi audiovisivi digitali: P.P.M e T.A.C. entrambi confluiscono nella cosidetta V.A.M

Ora, per noi, è fondamentale operare in contesti eterogenei, favorire  un appropriato bagaglio culturale di videoalfabetizzazione  per aumentare le possibilità di servirsi adeguatamente del mezzo.  

Migliorando e potenziando le competenze linguistiche audiovisive, si aumentano le possibilità creative proprie e si è in grado di analizzare con maggior efficacia quelle degli altri. Attenzione! abbiamo parlato di competenze linguistiche non di pertinenze tecniche; cioè della capacità di comunicare per mezzo di un codice articolato, di garantire una non generica normazione del mondo. 

Stiamo dicendo in sostanza che imparare a leggere e a scrive è utile.

La videoalfabetizzazione incentiva l’autonomia comunicativa personale, la capacità di analisi (e sintesi) di un qualsivoglia fenomeno percepibile.  Cio’ avviene prima della cosidetta “comunicazione” come comunemente la si intende quando si parla di media.
Giornali on line, social network, you tube che è il sito web che presenta il maggior tasso di crescita, il video si sta diffondendo ovunque ma non tutti sono in grado di sfruttarlo e governalo come vorrebbero o potrebbero.

Un’applicazione pratica del video avviene sempre piu’ frequentemente nel VideoCV, nel Digital Storytellig, nelle interviste (testimonianze), nella documentazione di un evento o nell’analisi di un gruppo di lavoro, nell’ autopromozione o nella promozione di un territorio, di un’ambito educativo, di un prodotto, di un concetto, di un progetto. Nel testimoniare la storia presente come strumento militante. Le applicazioni sono infinite perchè si basano sull’utilizzo di un mezzo che somiglia alla vita. Purtroppo lo si utilizza spesso come interfaccia nuova su vecchi sistemi culturali invalidanti o a volte controproducenti. 
E' necessario organizzare gruppi di apprendimento che possano aiutare a chiarire meglio che cosa realmente è il linguaggio audiovisivo e come sia possibile utilizzarlo con efficacia.

Kineo

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