Dal 72 al 74, Venditti è uno dei piu’ singolari e
originali cantautori nel ricco e tumultuoso panorama italiano. "Sora Rosa", "Il Treno
delle Sette", "Campo dè Fiori", "Mio pare ha un buco in gola" e molti altri brani assorbono l’età rivoluzionaria
nella sua più genuina complessità. Le canzoni in romanesco sono l' avamposto di un poetico futuro, riverbero di ciò che aveva già con forza espresso
Pasolini dieci anni prima con Accattone e Mamma Roma.
Il mutamento genetico arrivò presto e Venditti assieme ad
Alan Sorrenti, altro sperimentatore straordinario (Aria), ne sono la
testimonianza vivente. Alterazione che dichiara la revoca del nomadismo culturale, per aderire al florido mercato degli adolescenti seduti.
Nessun commento:
Posta un commento