RIPRENDIAMOCELA INTERA
Dialogo tra Amina e Arthur
Dialogo tra Amina e Arthur
Quale è il problema?
E’ un problema di fondo, (fondo del barile) è
indispensabile cambiare i vecchi circuiti culturali veicolati dal mercato
industriale. Il mercato esige mele tutte uguali, piu’ o meno con odori e
coloranti collaudati, se una mela è di dimensioni diverse o un pò “storta o
gobba” e ha un viraggio cromatico complesso, che potrebbe comportare uno sforzo
percettivo, cade in una scelta inferiore o viene scartata, tecnicamente non
corrisponde a uno stampo, magari ha un sapore eccezionalmente buono, è originale
ed è piu’ sostanziosa delle altre
ma non è uguale alle altre. La standardizzazione è rassicurante.
Secondo te perchè si è arrivati a questo macello?
In sostanza la nostra vita è
coordinata dalla paura. La fifa della miseria, della solitudine,
dell’emarginazione, del giudizio, della morte e soprattutto della finanza. Quindi il mercato modulare, del cinema, oltre a quello dei cocomeri quadrati, ci ha disabilitato a pensare e pensarci al di fuori degli
stampi, ci ha istruito per farci agire virtualmente come dei 740 prestampati, con una modestia
disarmante, modestia intesa come limitatezza; una vita da codardi comandati
dalla paura. Storicamente l'ultima grande paura, prima di quella attuale: la crisi economica, è stata la criminalizzazione della
diversità: annientata fisicamente sul finire degli anni settanta,
con la galera, l’eroina, la televisione libera, la tortura delle radio private, le
discoteche e i cocomeri quadrati. Il cinema italiano in
quel periodo s’è imbrigliato in un canone avverso alla complessità, e non è piu’ tornato indietro se non sporadicamente e marginalmente. Tutto modulare, una recita fasulla che ha orrore della poesia e ripudia l’epica. Il
cinema italiano dagli anni ottanta in poi è in sostanza prosa di bassa lega che tratta
anche temi d’attualità scottante ma in forma convenzionale e rassicurante, ogni
film è uguale all’altro, cambiano solo, a volte, ma di poco, alcuni contenuti.
Cosa proponete voi del terzocinema?
Il terzo cinema propone di ripredercela tutta...
Riprendere che cosa?
Riprendiamola in mano,
riprendiamola intera,
riprendiamoci la vita,
la terra, la luna e l’abbondanza!
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