domenica 13 aprile 2014

LA CALAMITA COSMICA
Non c’è da arrovellarsi nella decifrazione della “Calamita Cosmica”, opera im/mortale, che Gino De Dominici ci ha lasciato, e si trova permanentemente adagiata sul pavimento della chiesa dell'Annunziata a Foligno.
L’Opera è di una chiarezza inquietante: uno scheletrone di 24 metri con il teschio da cui sporge la cuspide ossuta; un appuntito naso-becco (Ba-egizio).  
Un’asta d’oro  punge una falange del dito medio della mano destra. 
Che significa?
E’ la rappresentazione inequivocabile della gigantesca menzogna della morte. La morte, per come la intendiamo noi: annichilimento assoluto, è una mastodontica bugia. L’anima immortale libera il corpo e si relaziona attraverso l'asta cosmica (Uas) con il Cielo. De Dominicis lascia agli intellettuali distratti e cervellotici un enigma insoluto e alle persone attente e "innocenti" e quindi naturalmente geniali, una bella e positiva immagine dell’Ascensione.
Arthur Frame 


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