Disoccupate le strade dai sogni è un disco inciso da Lolli
nel 77, è il punto di riferimento centrale assieme ai brani degli Area e a Storia di un Impiegato di De Andrè, della
musica d’autore contemporanea. Un avamposto culturale ai confini del mondo conosciuto;
l’apice poetico oltre il quale nessuno ha osato o potuto inoltrarsi. Ora è per tutti noi, persone d'ingegno e d'intelletto, un disco nuovo,
drammaticamente attuale, scritto più per la gente d’oggi che per quella di
ieri. Consiglio a tutti di prendersi 46 minuti di pausa dal produttivo
affaccendarsi quotidiano e di ascoltare e riascoltare con grande attenzione
questa fondamentale opera d’arte sociale, poetica e musicale. Tenete presente
che questo disco ha avuto una stima d’elite esigua all’epoca. Anche il movimento studentesco non ha capito un cazzo di quest'opera d'arte, troppo
impegnato a nutrirsi della sbobba cantautorale movimentista e a invaghirsi dei
miti anglosassoni tardo rockettari, per non parlare di molti critici musicali o di altri idioti patentati audio-analfabeti che hanno devastato le scene degli anni ottanta, novante e oltre Disoccupate le strade dai Sogni è un raro esempio d’opera poetica-musicale aderente alla vita del quotidiano
contemporaneo in senso pieno, è la Storia del pensiero rivoluzionario incarnato nella Relatà. Lolli è poeta, intellettuale, scrittore sopraffino, affronta una verità che molti, quasi tutti, in vari modi e forme tendono ad
eludere pr darsi un qualche contegno; per il terrore di guardarsi allo specchio e di dover ammettere che: “Il
nemico marcia con i piedi nelle tue stesse scarpe, quindi anche se le tracce
non le vedi è sempre dalla tua parte”. Chi avrà l'impazienza di ascoltare questo
LP , lo troverà un insostituibile compagno di viaggio e di lotta che non lo abbandonerà
mai.
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