TERZOCINEMA
Un cinema complesso per palati raffinati.
La grande confusione è dovuta a un problema semantico, per cinema intendiamo il mezzo di produzione
e riproduzione delle immagini o i contenuti espressi attraverso questa tecnica?
Il mercato ha mescolato le carte per cui il medium e il
contenuto si sono fusi assieme nello stesso termine: cinema, per cui anche i
poeti che utilizzano questa tecnica espressiva fanno cinema.
Questo fraintendimento è molto meno evidente negli altri
medium, prendiamo per esempio la letteratura, essa è composta di romanzi,
saggi, poemi e il lettore si orienta più facilmente a discernere un racconto
fantasy dal romanzo sperimentale di Zola.
Nel cinema è tutto mescolato e a farne le spese sono le
opere più raffinate smerciate nello stesso stoccaggio del cinema
d’intrattenimento. I grandi festival non aiutano, anzi tutt’altro, sono filtri codini
che penalizzano le opere più originali e profonde.
Ecco perché abbiamo coniato il termine: terzocinema; un’area
sperimentale che si allontana sia dal cinema commerciale che da quello
autoriale oramai completamente snaturato dal rapporto collusivo con le
Istituzioni.
Terzocinema è un avamposto di ricerca aperto a un’incessante
interazione con l’esterno costituito da una rete virtuale e umana che vive di
risonanze con altri gruppi, individui e situazioni dinamiche.