LUCRECIA MARTEL
martedì 9 dicembre 2014
lunedì 8 dicembre 2014
Gian Maria Volontè - Interviste
"Io accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema. E non si tratta di dare una definizione del cinema politico, cui non credo, perché ogni film, ogni spettacolo è sempre politico. Il cinema apolitico è un' invenzione dei cattivi giornalisti "
"Essere attore è una questione di scelta che si pone anzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge alle componenti progressiste di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario tra l’arte e la vita"
Gian Maria Volontè - Interviste
Giordano Bruno (1973) Gian Maria Volontè
"Essere attore è una questione di scelta che si pone anzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge alle componenti progressiste di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario tra l’arte e la vita"
Gian Maria Volontè - Interviste
Giordano Bruno (1973) Gian Maria Volontè
giovedì 20 novembre 2014
Dichiarazione dell'autore:
Nel mio paese si producono sempre più frequentemente grossi spot politici che vengono chiamati "film d'autore", altri concepiscono opere specializzate per i festival di tendenza, i più cinici realizzano "Prozac digitale" per le sit-com televisive o "drink spiking" per i multi sala . Poi c'è una minoranza, a cui appartengo, che fa del cinema."
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