X edizione MMXIV 22 maggio - 2 giugno Giovedì 29 maggio 2014 alle 21:00 Cinema Araceli - Borgo Scroffa, 20, Vicenza presenta e commenta il film Rodolfo Bisatti
Il 10 aprile il Partito Comunista fece arrivare a tutte le
organizzazioni locali con cui era in contatto e che dipendevano da esso
la “Direttiva n. 16″, in cui si diceva che era giunta l’ora di
«scatenare l’attacco definitivo»; il 16 aprile il CLNAI (Comitato di
Liberazione Nazionale Alta Italia, di cui facevano parte tutti i
movimenti antifascisti e di resistenza italiani, dai comunisti ai
socialisti ai democristiani e agli azionisti) emanò simili istruzioni di
insurrezione generale. I partigiani iniziarono quindi una serie di
attacchi verso i centri urbani. Bologna, ad esempio, venne attaccata dai
partigiani il 19 aprile e definitivamente liberata con l’aiuto degli
alleati il 21. Il 24 aprile gli alleati superarono il Po, e il 25 aprile 1945 i soldati
tedeschi e della repubblica di Salò cominciarono a ritirarsi da Milano e
da Torino, dove la popolazione si era ribellata e iniziarono ad
arrivare i partigiani, con un coordinamento pianificato. A Milano era
stato proclamato, a partire dalla mattina del giorno precedente, uno
sciopero generale, annunciato alla radio “Milano Libera” da Sandro
Pertini, futuro presidente della Repubblica, allora partigiano e membro
del Comitato di Liberazione Nazionale. Le fabbriche vennero occupate e
presidiate e la tipografia del Corriere della Sera fu usata per stampare
i primi fogli che annunciavano la vittoria. La sera del 25 aprile
Benito Mussolini abbandonò Milano per dirigersi verso Como (verrà
catturato dai partigiani due giorni dopo e ucciso il 28 aprile). I
partigiani continuarono ad arrivare a Milano nei giorni tra il 25 e il
28, sconfiggendo le residue e limitate resistenze. Una grande
manifestazione di celebrazione della liberazione si tenne a Milano il 28
aprile. Gli americani arrivarono nella città il 1° maggio. La guerra continuò anche dopo il 25 aprile 1945: la liberazione di
Genova avvenne il 26 aprile, il 29 aprile venne liberata Piacenza e fu
firmato l’atto ufficiale di resa dell’esercito tedesco in Italia. Alcuni
reparti continuarono i combattimenti ancora per qualche giorno, fino
all’inizio di maggio.
Disoccupate le strade dai sogni è un disco inciso da Lolli
nel 77, è il punto di riferimento centrale assieme ai brani degli Area e a Storia di un Impiegato di De Andrè, della
musica d’autore contemporanea. Un avamposto culturale ai confini del mondo conosciuto;
l’apice poetico oltre il quale nessuno ha osato o potuto inoltrarsi. Ora è per tutti noi, persone d'ingegno e d'intelletto, un disco nuovo,
drammaticamente attuale, scritto più per la gente d’oggi che per quella di
ieri. Consiglio a tutti di prendersi 46 minuti di pausa dal produttivo
affaccendarsi quotidiano e di ascoltare e riascoltare con grande attenzione
questa fondamentale opera d’arte sociale, poetica e musicale. Tenete presente
che questo disco ha avuto una stima d’elite esigua all’epoca. Anche il movimento studentesco non ha capito un cazzo di quest'opera d'arte, troppo
impegnato a nutrirsi della sbobba cantautorale movimentista e a invaghirsi dei
miti anglosassoni tardo rockettari, per non parlare di molti critici musicali o di altri idioti patentati audio-analfabeti che hanno devastato le scene degli anni ottanta, novante e oltre Disoccupate le strade dai Sogni è un raro esempio d’opera poetica-musicale aderente alla vita del quotidiano
contemporaneo in senso pieno, è la Storia del pensiero rivoluzionario incarnato nella Relatà. Lolli è poeta, intellettuale, scrittore sopraffino, affronta una verità che molti, quasi tutti, in vari modi e forme tendono ad
eludere pr darsi un qualche contegno; per il terrore di guardarsi allo specchio e di dover ammettere che: “Il
nemico marcia con i piedi nelle tue stesse scarpe, quindi anche se le tracce
non le vedi è sempre dalla tua parte”. Chi avrà l'impazienza di ascoltare questo
LP , lo troverà un insostituibile compagno di viaggio e di lotta che non lo abbandonerà
mai.
Arthur Frame
giovedì 17 aprile 2014
TERZOCINEMA 4th INCONTRO
Terzocinema è un movimento nato dall’esigenza dei
tempi, cosi’ come fu per Cine Liberacion, Il gruppo africano di Sembene, quello
brasiliano di Rocha, il New America Cinema, Ipotesi Cinema, fino a noi. Una
necessità alternativa al mainstream inteso nelle sue due eccezioni classiche;
il cosiddetto cinema d’autore contemporaneo e quello di cassetta “usa e getta”.
Entrambe le sponde sono, secondo noi, le due facce della stessa medaglia;
pesantemente compromesse e in fase di dismissione creativa, sostanzialmente non
rispondono a quel bisogno d’ossigenazione, democratizzazione, analisi sociale,
partecipativa e video alfabetizzazione di base che la società, anche non del
tutto consciamente, richiede.
Oltre una ristretta oligarchia di professionisti e autori compiaciuti e
compiacenti, c’è il Terzocinema che si differenzia per la creazione di una rete
– video solidale, il profondo
coinvolgimento del territorio non come supporto da sfruttare, ma come prezioso attore agente,
l’originalità e la ricerca di nuovi linguaggi espressivi, modalità produttive
alternative leggere ed elastiche, rinnovamento radicale dello star system
nazionale, creazione di sistemi distributivi capillari che mettano assieme l’eroico impegno di alcuni esercenti
nazionali (in genere monosale) e le piattaforme di diffusione video-ondemand.
Terzocinema è un gruppo aperto che si trova stagionalmente in alcuni siti
italiani; il prossimo incontro sarà il 31 maggio dalle ore 9,30 alle 19,30 al Centro Culturale Candiani di
Venezia-Mestre, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Culturali del
Comune di Mestre e il Centro Candiani. La partecipazione è gratuita, ma è
necessaria puntualità e un’iscrizione inviando un’e-mail a terzocinema@gmail.com. I temi che
tratteremo in un dialogo aperto con tutti i partcipanti sono: CREARE UNA RETE DI
PROFESSIONISTI NELL'AREA DEL TRIVENETO PER FAVORIRE LO SVILUPPO E PRODUZIONE DI
PROGETTI CINEMATOGRAFICI INNOVATIVI IN AMBITO REGIONALE, NAZIONALE E
INTERNAZIONALE - COPRODUZIONI E ACCESSO AI NUOVI BANDI EUROPEI - DISCUSSIONE
DEI PROGETTI CINEMATOGRAFICI IN CORSO D'OPERA E NUOVE PROPOSTE - DARE CORPO AL
CENTRO PER LE ARTI CINEMATOGRAFICHE MULTI SENSORIALI - ALLACCIARE RELAZIONI TRA
PRODUZIONI INDIPENDENTI, AUTORI E DISTRIBUTORI PER UN NUOVO CINEMA
lunedì 14 aprile 2014
AGNELLO PASQUALE
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; condotto al macello, pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca.