LA CALAMITA COSMICA
Non c’è da arrovellarsi nella decifrazione della “Calamita
Cosmica”, opera im/mortale, che Gino De Dominici ci ha lasciato, e si trova permanentemente adagiata sul pavimento della chiesa dell'Annunziata a Foligno.
L’Opera è di una chiarezza inquietante: uno scheletrone di
24 metri con il teschio da cui sporge la cuspide ossuta; un appuntito naso-becco (Ba-egizio).
Un’asta d’oro punge una falange del dito medio della mano destra.
Che significa?
E’ la rappresentazione inequivocabile della gigantesca menzogna
della morte. La morte, per come la intendiamo noi: annichilimento assoluto, è una mastodontica bugia. L’anima immortale libera il
corpo e si relaziona attraverso l'asta cosmica (Uas) con il Cielo. De Dominicis
lascia agli intellettuali distratti e cervellotici un enigma insoluto e alle persone attente e "innocenti" e quindi naturalmente geniali, una bella e positiva
immagine dell’Ascensione.
Arthur Frame