martedì 29 maggio 2012

DEIEZIONE MEDIATICA



Non si riesce a trovare nulla... stavo cercando un documentario esaustivo sulla festa dei Gigli a Nola, o quanto meno del materiale ben girato sull'argomento, semplice, pulito, niente! C’è una carenza allarmante di contenuti audiovisivi fruibili in tutta le rete soprattutto relativi a tematiche di interesse pubblico e culturale; o troviamo l’amatore che infarcisce di scorie sovratestuali le incerte riprese o i pomposi, superficiali e inutili documentari della TV di Stato o simili in cui il commentatore/giornalista prende il sopravvento sulla materia. Mi rendo sempre piu’ conto che è indispensabile attivare urgentemente il metodo articolato e  didattico di videoalfabetizzazione primaria: Postazione per la Memoria e Tecnica dell’Ascolto Condiviso, in modo capillare, allestendo laboratori ovunque e  chiedendo contributi economici ed ospitalità ad enti locali, a istituti scolastici, università, comprensori, consigli di quartiere, circoscrizioni, partiti, associazioni, sindacati. E’ indispensabile rimediare al tragico video analfabetismo di massa che affligge piu’ del 95% della popolazione nazionale. Siamo immersi in un mare di deiezione, nelle fogne maleodoranti della comunicazione mediatica, fatichiamo a  raggiungere una sponda. Ormai è una condizione insostenibile. Utilizziamo il video nel modo appropriato, se non altro per documentare il necessario; affinchè si vedano e si sentano le cose indispensabili alla conoscenza civica, a partire dalla “Festa dei Gigli” che è un patrimonio dell’Umanità.

A.F. 

domenica 27 maggio 2012

IL PENSIERO UNICO
"Solo la messa in discussione dell'impero del razionale mi sembra che possa aprire la strada a un pensiero meno intollerante e che percio' puo' essere detto pluralista" 
Serge Latouche


venerdì 25 maggio 2012

SOTTO LA LINEA
In una società dove l’audiovisivo è, in teoria, alla portata di tutti, ci si chiede dove sia il materiale registrato relativo, per esempio, alla filosofia contemporanea, alla critica alla televisione non fatta dalla televisione medesima. Ci si interroga sul perchè le persone non utilizzino gli strumenti audiovisivi, che ormai sono parte del nostro corredo quotidiano, per registrare le testimonianze delle donne e degli uomini del nostro tempo, testimonianze relative alla vita del presente. Provate a cercare nei motori di ricerca per esempio: Interviste a donne filosofe, scoprirete che non c’è nulla, assolutamente nulla, solo rari frammenti poco approfonditi e scarsamente significativi. Il problema è che il linguaggio dell’audiovisivo non è conosciuto, non è posseduto e dominato, ma solo subito. 
EDUCAZIONE CINEMA
Lesson#3 - Il cinema italiano?