venerdì 18 maggio 2012

Osip Emil’evič Mandel’štam



Nel novembre del 1933 scrive un libello contro Stalin nel quale prende in giro “Il montanaro del Cremino” e denuncia la grave carestia provocata dalla collettivizzazione forzata; viene attaccato sulla «Pravda». Nel ’34, per componimenti «antisovietici», è esiliato per tre anni a Cerdyn’, negli Urali, a oltre mille chilometri da Mosca. Qui, ricoverato in ospedale per una forma di miocardite, tenta il suicidio. Per intervento di Bucharin la pena è commutata in residenza coatta. Sceglie Voronež, nel sud della Russia, dove vive con la moglie dal ’35 al ’37. Qui compone le poesie dei «Quaderni di Voronež». Rientrato a Mosca, non ottiene il permesso di residenza; tenta di stabilirsi a Leningrado. La sua salute peggiora. Nel ’38 è di nuovo arrestato e condannato a cinque anni di deportazione «per attività controrivoluzionaria». Internato in un lager di transito presso Vladivostok, muore – ufficialmente – il 27 dicembre. Il suo ricordo fu conservato, per lungo tempo clandestinamente, dalla moglie Nadežda che aveva imparato a memoria numerosi testi poetici del marito.

Non sono ancora morto, non sono ancora il solo,
mentre con l’amica mia accattona
mi diletto della vastità delle pianure
e della fame, della foschia e bufera.
In splendida miseria, nel lussuoso squallore
vivo solo – tranquillo e confortato –
¬Benedetti giorni e notti,
e l’innocente, soave voce del lavoro.
Sventurato colui che, come la sua ombra,
spaventa il latrato e il vento falcia,
e povero colui, che solo a metà vivo
l’elemosina chiede alla sua ombra.
Gennaio 1937. Voronež.


giovedì 17 maggio 2012

MACAO
QUADERNI DALL'ISOLA
di Arthur Frame

Un quadrilatero di case, l' impianto sportivo, il gasdotto circondato da canali che formano un’isola che si trasforma in un isolamento insopportabile e sublime nel contempo. Un documento stra/ordinario struggente e vibrante. La voce nella testa, la fisiologia del tempo perso... “l’universo che ci piace di più perché non ha fretta”.Una piccola odissea tascabile.

LA DONNA E IL DRAGO THE WOMAN AND THE DRAGON 
di Rodolfo Bisatti
(now available in the United State for rent or buying video on demand)

L’ultimo periodo di libertà di una madre che dovrà scontare sei anni di carcere avendo una figlia di
un anno e pochi mesi. L’impressionante approssimarsi dell’ora zero: il momento del distacco tra la
madre, che verrà internata, e la figlia il cui destino è ancora incerto; un countdown che ad ogni passo
scandisce l’ovvia assurdità del dogma sociale: peccato=punizione.  La figlia, ormai adulta, è una
sopravvissuta non cicatrizzata, depositaria di una sua propria ingiusta pena. 
E' interpretato da Laura Pellicciari; Linda Dorigo, François Bruzzo, Carlotta Bisatti, Eva Mauri e altri
attori del laboratorio del “Terzo Cinema”. La Colonna sonora è del compositore amburghese
Michael Rother e del giovane polistrumentista Thomas Balin.

Film presto disponibile anche in Italia

Trailer disponibile presso IMDB (Internet Movie DataBase)



SECOLO BREVE: frammenti del xx secolo 

L''idea centrale era ed è quella di realizzare una serie di videointerviste a comuni cittadini europei con diverse esperienze e diversi orientamenti, di ogni fede politica o religiosa, estrazione sociale e cultura che hanno vissuto direttamente l'esperienza della Seconda Guerra Mondiale,  ma la cui memoria rischiava (e rischia) di perdersi.