E' disponibile online il libro di Maurizio Pasetti "Movimento"
http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/800052/
Racconti di viaggi reali ed interiori: l’esperienza quasi iniziatica di tre studenti in Marocco per la prima volta; il percorso di un dolore intimo da Amsterdam a Vagli, sul fondo di un paese emerso dalle acque di un lago; la vita di Sirio, un giovane che passa attraverso i buchi neri della propria esistenza e scopre la poesia; un incontro speciale e dolcissimo con Lady D... nelle fogne di Parigi; morte e destino di Marcello che volle essere, e lo fu fino in fondo, pilota d’aereo... L'umanità che si mostra in questi racconti è perennemente in viaggio, senza sosta, l'impressione che se ne ricava è che la vita sia metafora del viaggio, non il viaggio metafora della vita.
domenica 13 maggio 2012
MACAO
"Ho gettato una corda a degli amici, saltando le generazioni di mezzo, quelle lese dalla Tv e dalle caramelle"
A. Frame
"Ho gettato una corda a degli amici, saltando le generazioni di mezzo, quelle lese dalla Tv e dalle caramelle"
A. Frame
sabato 12 maggio 2012
HERMANN NITSCH
"Già da quando avevo diciotto anni ho cercato di sviluppare un tipo di teatro in cui non si recitasse nel senso tradizionale del termine, ovvero non ci fossero in scena personaggi come Macbeth o un re o altri personaggi di tale natura, ma piuttosto venissero messe in scena delle situazioni reali, concrete. Per me la cosa importante era appunto portare sulla scena degli spezzoni di vita concreta, degli accadimenti reali. Gli spettatori dei miei spettacoli non dovevano assistere a scene tradizionali, scene inattive se vogliamo, ma piuttosto dovevano fare un’esperienza fisica, corporea, dei profumi e degli odori, toccando, gustando e assaporando le cose."
"Già da quando avevo diciotto anni ho cercato di sviluppare un tipo di teatro in cui non si recitasse nel senso tradizionale del termine, ovvero non ci fossero in scena personaggi come Macbeth o un re o altri personaggi di tale natura, ma piuttosto venissero messe in scena delle situazioni reali, concrete. Per me la cosa importante era appunto portare sulla scena degli spezzoni di vita concreta, degli accadimenti reali. Gli spettatori dei miei spettacoli non dovevano assistere a scene tradizionali, scene inattive se vogliamo, ma piuttosto dovevano fare un’esperienza fisica, corporea, dei profumi e degli odori, toccando, gustando e assaporando le cose."
per proporre la propria partecipazione scrivere a secretary@kineofilm.it
Programma
L’azione della settimana di lavoro si svolgerà
secondo le logiche del Terzo Cinema: non ci sarà un piano pre-confezionato a
cui i corsisti dovranno adattarsi, ma, al contrario, sarà il programma ad
essere adattato ai corsisti.
Il tema trattato è la vita nei tempi ultimi in relazione al
corpo, inteso come essere
esteso nello spazio e percepibile attraverso i sensi; tutto ciò che riveste e
ricopre l’essenza spirituale dell’essere.
Il laboratorio si concentrerà nell’azione
performativa del singolo in relazione al gruppo.
L’elaborazione del tema passerà attraverso un
lento “riscaldamento” del corpo. L’artista ha deciso di proporre una discesa
graduale, ma progressiva, nel cuore del tema, attraverso l’esplorazione delle
qualità espressive del corpo, del
ritmo e della voce.
Potrà essere richiesto di portare con sé degli
oggetti affettivi, che serviranno per comporre la storia; così come potranno essere
utilizzati dei giochi d’infanzia.
Verranno in tal senso predisposte azioni
performative individuali e collettive sul: corpo che soffre; sul corpo
combattente, sul corpo cedevole; sul corpo resistente; sul corpo inconsapevole;
sul corpo consapevole; sul corpo che piange, il corpo che pensa, il corpo che ride,
il corpo che ama, il corpo che vive, il corpo che muore. Verranno trattati temi
come il culto della sopravvivenza e della pulsione biologica. L’idea fisica
della morte e della vita dopo la morte.
Obiettivi
1) Promuovere e allenare ad una nuova consapevolezza
culturale, fisica ed esistenziale per un approccio globale alla malattia
terminale e alla morte.
2) Affrontare la paura della morte propria e degli
altri attraverso la drammatizzazione gestuale e scenica.
3) Gestire e valorizzare il corpo e ogni sua parte
anche “minorata” o presunta tale.
4) Indagare attraverso l’atto performativo i diversi
aspetti dell’esperienza del morire e del rinascere (elaborazione del lutto e
rinascita)
5) Contrapporre alla società dei consumi il valore
straordinario del corpo anche se offeso, leso o malato, presente nella memoria.
6) Il Corpo assente. Come riunirsi attraverso l’atto
scenico al corpo assente di chi non è più.
7) Uscire dall’isolamento del proprio corpo e
condividere il gesto oltre le convenzioni e le istruzioni comunicative.
MAMELA NYAMZA
STANDARD BANK YOUNG ARTIST
AWARD IN DANCE 2011
MAIL & GUARDIAN’S BOOK
OF WOMAN 2011
MAIL AND GUARDIAN’S YOUNG
SOUTH AFRICAN’S TO KNOW
One of the contributors of
The Migrant Artist’s Handbook 2012
Born in Gugulethu in Cape Town
trained as a dancer at the ZAMA
DANCE SCHOOL and later at the
Tswane University of Technology, received a National Diploma in Ballet. Later
joined The State Theatre Dance Company where I participated in works of eminent
choreographers where I danced Internationally eg (Israel, Denmark, Finland) and
Nationally. In 1998, received a scholarship to go and further my studies at the
Alvin Ailey American Dance centre. I performed as a dancer in major
international musicals such as The Lion King, We Will Rock You & African
Footprints. Simultaneously I have developed my own artistic practice,
developing choreographies which deal with important political and societal
issues of today’s South Africa.
Since 2007, I have dedicated
my career to my own choreography. The autobiographical works HATCHWAS PERFORMED
(Netherlands, Mexico & in Los Angeles, KUTHENI, HATCHED nominated for the
best visual performance at Out the Box Festival 2010, recently performed in
Dans L’ AFRIQUE DANCE in Mali and USA’s Bates Dance Festival 2011(ISINGQALA)
and all of these works have been part of the (Johannesburg’s Dance Umbrella)
and new work SHIFT addressing issues of human rights, the status of women in
sports. Performed Isingqala and Amafongkong as part of my Standard Bank Young
Artist award under the main NAF. Won an award for the most outstanding
performance, “The Dying Swan” Worked. One of the choreographers of “So You
Think You Can Dance 2008. Represented South Africa as a soloist in The Super
Stars of Dance in Los Angel, 2008 and made it to the semifinals. I was one of
67 dancers around the globe chosen to take part in the 2008 Impulstanz in
Vienna International dance festival. In 2009, I got nominated to take part in
the Big Intensive course in directing dance and movement at the Sadlers Wells
in London. Also took part in the Master’s course of Leader ship in the Arts
2011 which was funded by Arts and Culture. Recently finished a project funded
by Goethe Institute collaborating with FEW and IHAWU for the new work called
“ABANGXOLAYO”. At present teaching at Magnet Theatre, Zama dance school and at
UCT.
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