Come colloca il film VOCI NEL
BUIO all’interno del Convegno del Terzocinema che si terrà a Febbraio a
Trieste?
Voci nel buio, come dice il
nostro distributore americano Bruce Frigeri, è fuori dal tempo.
E’ bello da guardare, una sorta
di meditazione sull’esistenza.
Potrebbe definirlo un film
sulla disabilità?
No, una delle osservazioni di
Antonella Patete di Superabile Magazine è appunto che una volta tanto, nel film
il cosidetto disabile è una persona “normale” parola che sottintende il fatto
che non ha superpoteri né vive una vita spenta nell’emarginazione totale. Il
problema sono i genitori che faticano ad entrare nella dimensione del figlio.
Dal programma ho visto che
sarà presente anche il Prof. Paolo Mottana autore del Piccolo Manuale di
Controeducazione.
Paolo Mottana ha introdotto nelle
sue ricerche la Pedagogia Immagnale, ha visto il film a Milano e verrà a
Trieste, al Cinema Dei Fabbri mirabilmente gestito da Isidoro Brizzi a
parlarne. La Pedagogia Immaginale è un modo non giudicante e non discriminante
di critica d’arte. La verità, l’unica possibile, nasce dal dialogo, dal
confronto tra esseri e l’Essere nonchè l’ESSERCI.
In sostanza cos’è il
Terzocinema?
E’ una terapia per il videoanalfabetismo di massa, e un attacco frontale al Pensiero Unico. Noi
lavoriamo per liberare il cinema da queste due abitudini sistemiche.
L.F.
PER VEDERE VOCI NEL BUIO: http://www.ownair.it/
PER PARTECIPARE AL CONVEGNO SUL TERZOCINEMA: http://vamlab.altervista.org/
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