"Abbiamo toccato il cuore del principio d’inflazione comunicativa."
Omar Calabrese
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
Ripartiamo dal Limite
“Volevo mostrare in maniera contrastiva che il capitalismo non è un modo naturale di esistere, produrre, consumare. L’ideologia opera naturalizzando ciò che è sociale e storico. L’ideologia deve rendere naturale ciò che non lo è. Deve esistere come le montagne e gli alberi. Quindi come non criticabile, né trasformabile.
Nel pensiero dei greci antichi c’era il comunitarismo, che piaccia o no. Da Talete a Epicuro, l’individuo è concepito come parte di una comunità più grande, senza la quale non può essere pensato né svilupparsi.
Non solo: i greci ci insegnano anche il concetto di métron, misura. Cultura, filosofia, arte greca sono tutte interpretabili nel quadro di una metafisica della misura. Nelle commedie, come in Aristofane, si è ridicoli perché al di là dei limiti, così come le tragedie scaturiscono dalla tracotanza di chi supera il limite. Lo stesso vale per la filosofia. I cosiddetti presocratici, non erano certo dei ‘naturalisti’ (è l’ideologia che ce li presenta come scienziati ante litteram), ma legislatori comunitari, che agivano all’interno della polis. Parmenide, Solone o Talete: pensatori greci che stigmatizzano la dismisura.
Il culmine di questo principio lo abbiamo con Aristotele, che nella ‘Politica’ distingue l’economia ‘buona’, quella dei bisogni finiti dell’oikos, della casa, dall’economia cattiva, la crematistica, che non conosce limiti. Un’incredibile condanna di quello che in futuro sarà il capitalismo”. Diego Fusaro da "Altreconomia" Ripartiamo dal limite
domenica 22 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
MAURIZIO SILVESTRI
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
Multisensoriali. Per info: secretary@kineofilm.it
http://vamlab.jimdo.com/link-utili/
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
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Rhys Chatham
A gift from Mr. Chatham in the backstage, just before his performance at All Frontiers 2013, together with Charlemagne Palestine.
martedì 17 dicembre 2013
GIOVANNI ZIBERNA
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
Multisensoriali. Per info: secretary@kineofilm.it
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LAURA TRAVERSI
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
Multisensoriali. Per info: secretary@kineofilm.it
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lunedì 16 dicembre 2013
ALESSANDRO CAMANINI
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
Multisensoriali. Per info: secretary@kineofilm.it
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STEFANIA ROTA
Ospite il 20-21-22- Febbraio 2014 al Meeting: l'Officina dei Sensi
Verso la Costituzione del Centro per le Arti Cinematografiche
Multisensoriali. Per info: secretary@kineofilm.it
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sabato 14 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
lunedì 9 dicembre 2013
sabato 7 dicembre 2013
La «passione durevole» per la Filosofia.
Un bilancio politico e filosofico dell’eredità previana.
«[...] A questo punto il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. Vengo troppo presto – proseguí – non è ancora il mio tempo. […] Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano vedute e ascoltate»
Friedrich Nietsche
Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia,
olio su tela, 1815 ca., Amburgo, Kunsthalle
sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
COSTANZO PREVE
"...Costanzo è stato ingiustamente ostracizzato dal “politicamente corretto”
e da quella manipolazione organizzata che controlla millimetricamente
cosa si può e cosa non si può dire. Costanzo ha sempre cantato fuori dal
coro, preferendo – come amava dire citando Rousseau – il paradosso al
luogo comune. Certi pensatori – ha detto Nietzsche – nascono postumi.
Costanzo è senz’altro uno di questi..." Diego Fusaro
mercoledì 20 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
Lunedì 2 dicembre 2013, Cinema Centrale, ore 20.30
Anteprima
torinese del film Voci
nel buio
e incontro con il regista Rodolfo Bisatti
e incontro con il regista Rodolfo Bisatti
Il
XIV Sottodiciotto Filmfestival, nell’ambito del programma dedicato
alle scuole, in svolgimento dal 20 novembre, presenta, in una
speciale proiezione
serale aperta a tutta la cittadinanza,
lunedì 2
dicembre,
al Cinema Centrale, alle ore 20.30, il film inedito a Torino
Voci nel buio,
diretto da
Rodolfo Bisatti,
che sarà presente in sala per un incontro
con il pubblico.
La proiezione è proposta in occasione della Giornata
internazionale dei diritti delle persone con disabilità
(3 dicembre) e sarà replicata il giorno successivo per le scuole,
sempre alla presenza dell’autore.
Quarto
lungometraggio del regista padovano, Voci
nel buio
è la storia di una famiglia triestina, cristallizzata nel dramma di
un figlio adolescente, Giovanni, che ha perso la vista da bambino. Il
padre, abbandonata la cattedra universitaria, si è chiuso in un
dolore paralizzante che gli preclude qualsiasi gioia o interesse
nella vita. La madre vive per il figlio e sopporta a malapena
l’atarassia del marito. A
scuotere la famiglia disastrata e infelice è la “fortuna” di
un’altra avversità – un uomo che riemerge dal passato portandosi
dietro le ferite mai chiuse della guerra balcanica tanto vicina a
Trieste – così fatalmente insensata e surreale da costringerla a
una reazione congiunta, nello stesso tempo rideterminando i rapporti
tra padre e figlio.
Incentrato
su una crisi consumata tra le mura domestiche, il film, come i
precedenti dell’autore, rovescia gli stereotipi sociali a cui il
cinema e la televisione ci hanno abituato. La disabilità, nello
specifico, è vista non come minorazione ma come risorsa creativa in
grado di prospettare un possibile nuovo modo di vivere. Provocatorio
anche nella fruizione, Voci
nel buio
invita i non vedenti a entrare nella sala cinematografica senza
ausilio di audioguida o di suggeritori, modellando il proprio stile
narrativo su tempi naturali anziché televisivi e privilegiando una
dimensione sonora non asettica e standardizzata, ma in grado di
“integrare” la visione.
Presentato
con successo in diverse ribalte internazionali, il film, che ha
ottenuto la menzione d’onore unanime della giuria al Festival del
cinema di Murcia, in Spagna, è una coproduzione italo-slovena di
Gianluca Arcopinto, Kineofilm e Studio Arkadena. Lontano da facili
drammatizzazioni, si innesta nel movimento del “terzocinema”, di
cui Bisatti è promotore e che “ha lo scopo di rovesciare i vecchi
linguaggi narrativi del cinema d’autore, in favore di un’azione
culturalmente eversiva che smuova le coscienze, senza per questo
essere semplicistico o populista”. Nelle parole del regista, Voci
nel buio
“è
un film disobbediente: disobbedisce alle regole del cinema
commerciale, disobbedisce alle norme del cinema d'autore, alle
categorie e ai generi. Pur essendo fatto da molte inquadrature non è
inquadrabile”.
Voci
nel buio di
Rodolfo Bisatti, con Giuseppe Cocevari, François Bruzzo,
Laura Pellicciari (Italia/Slovenia 2011, 90')
Una
famiglia ai margini vive a Trieste. Il figlio adolescente, Giovanni,
ha perso la vista a quattro anni. Cora, la madre, vive per lui. Il
padre, Angelo, un ex professore, sopravvive nell'ombra portando i
giornali nelle edicole di notte. L'immobilità e l'isolamento vengono
scossi da Dusan, un serbo che disertò i combattimenti del '99 in
Kosovo e che ritorna in Italia per accusare Angelo, un tempo
impegnato nell'aiuto ai profughi, di aver fatto sparire sua moglie e
sua figlia.
Ingressi
e info
La
proiezione è a ingresso
libero fino
ad esaurimento dei posti disponibili.
Info:
Sottodiciotto Filmfestival, presso Aiace
Torino, Galleria
Subalpina 30, 10123 Torino;
tel.
011 538962,
011 5067525;
fax
011542691
info@sottodiciottofilfestival.it;
www.sottodiciottofilmfestival.it
ufficio
stampa
sottodiciotto
filmfestival
tel.
(+39) 011
5067525, 011 5361468, fax (+39)
011
542691
press@sottodiciottofilmfestival.it
sabato 16 novembre 2013
venerdì 15 novembre 2013
Mr. KEN ROBINSON: LA SCUOLA .................. http://www.ted.com/talks/ken_robinson_says_schools_kill_creativity.html
giovedì 14 novembre 2013
domenica 10 novembre 2013
NICLA VASSALLO INTERVISTA CARLO BERNARDINI
- La differenza tra "Imparare" e "Capire".
- Cosa si puo' fare per i giovani?
- "Aiutarli a ribellarsi!"
- La differenza tra "Imparare" e "Capire".
- Cosa si puo' fare per i giovani?
- "Aiutarli a ribellarsi!"
I fisici nucleari Giorgio Salvini, Giorgio Ghigo, Carlo Bernardini e Gianfranco Corazza ai piedi di un aereo prima di imbarcarsi - campo medio
DATA:07.09.1961
GELATINA BROMURO D'ARGENTO/PELLICOLA (POLIESTERE)|B/N
venerdì 8 novembre 2013
…indurre
il linguaggio a esprimere ciò che di solito non esprime, significa restituirgli
le sue possibilità di scuotimento fisico, significa frazionarlo e distribuirlo
attivamente nello spazio, significa prendere le intonazioni in modo
assolutamente concreto restituendo loro il potere originario di sconvolgere e
di manifestare effettivamente qualcosa, significa ribellarsi al linguaggio e
alle sue fonti bassamente utilitarie, alimentari, si potrebbe dire alle sue
origini di bestia braccata, significa considerare il linguaggio sotto forma di
Incantesimo.
ANTONIN
ARTAUD e il Terzocinema
VOCI NEL BUIO
VENERDI' 15 NOVEMBRE 2013 Ore 21:15
Cinema Marconi via Gauslino - PIOVE DI SACCO - (PADOVA)
sarà presente l'autore
www.kineofilm.it
lunedì 4 novembre 2013
venerdì 1 novembre 2013
PM 10 significa “Materia Particolata” particelle sospese nell’aria del diametro di dieci millesimi
di millimetro. Polvere, fuliggine, la nebbia che prende il paesaggio del
polesine racchiuso tra l’Adige e il Po. Qui la pianura non è solo un’immagine
visiva spianata, ma una relazione costante tra il corpo allertato e la mente
risonante. L’occhio si perde, ma anche l’orecchio. La mente puo’ viaggiare,
constantemente, per chilometri, senza sosta, come la corrente alternata di
Nikola Tesla. Questa emigrazione psichica mi fa preferire la pianura fra tutta
l’orografia terreste perchè essa contiene non solo il viaggio reale, ma
soprattutto quello mentale, continuo, dove a formare il percorso non è la
strada ma è il volo a bassa quota, nel quale capisci i dettagli, respiri le
particelle che incontri durante il viaggio, verso il delta, verso il mare, in
un paesaggio apparentemente uniforme. I suoni della pianura sono cosi’ come
solo la mente puo’ ascoltarli. Uso apposta la parola mente perchè è la coscienza di avere avuto un’intuizione geniale, di aver creato
una relazione discreta eppur penetrante (respiratoria-ispiratoria) con il ritmo cardiaco del luogo e tutto il suo sistema circolatorio; con gli
abitatori notturni e diurni delle pianure: pioppi, argini, fiumi, fumi, canali,
carreggiate, viadotti, tralicci, ciminiere, case, campi, campanili, uccelli,
pipistrelli, insetti, ghiaccio, tramonti e albe. Tutto questo ha formato, a mio
immodesto parere, le particelle sonore del Gruppo dei PM10, giovani abitatori
del Polesine, miei artistici amici, valentissimi musicisti con i quali ho
l’onore di collaborare.
Se avete 10 minuti di tempo,
ascoltateli religiosamente, “con delle buone cuffie per
apprezzare i suoni della composizione”
lunedì 28 ottobre 2013
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