venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
mercoledì 28 agosto 2013
COERENZA
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso. Andrè Breton
L'ultima cosa che mi preoccupa è di essere coerente con me stesso. Andrè Breton
“La
coerenza non è una monolitica condizione sempre uguale a se stessa;
semplicemente si tratta del dialogo costante con la propria coscienza o se
vogliamo con i propri “Avi”.
Attorno, tutto è mutevole e nel nostro mestiere di cineasti, se ne
sentono di tutti i colori. C’è chi sostiene che è necessario fare dei film
molto impegnati, chi delle commedie lievi ma con forti contenuti sociali, chi
invece pensa al cinema come puro intrattenimento, chi è incline a un
sovradosaggio realistico e va a caccia della realtà in senso venatorio; insomma
ognuno si ascrive a un dogma da seguire per non perdersi nelle sinuosità del
libero arbitrio, nei labirinti della ricerca. Io non so se Nietzche sia mai
“andato bene al botteghino”, nemmeno Van Gogh s’è particolarmente distinto come
imprenditore durante la sua breve esistenza. Sta di fatto che quando l’amore
per la verità, profonda le sue radici nel linguaggio, allora e solo allora, la
coerenza non diventa piu’ una copertura morale, una fede su cui poggiare le
proprie incertezze ma semplicemente una necessità. La coerenza è per i poeti una
necessità esistenziale; un Amore passionale eppur costante che non è possibile
abbandonare, tantomeno addomesticare, ineluttabile come una condanna, necessario come sorgente nel mare di
sabbia, o fuoco nelle montagne incantate e fredde del silenzio.” Rodolfo
Bisatti (Agosto 2013)
Arthur Frame - Made in Italy
Vivo in una nazione affetta da un
provincialismo senza eguali; una sorta di senso di inferiorità o
superiorità remoto rispetto al resto del mondo, tant’è che ogni volta che c’è
una opportunità di visibilità internazionale, si fa di tutto per rovinare
l’occasione buttando una valanga di merda su tutto e tutti, come se il
desiderio vero, autentico non fosse la crescita e condivisione di un bene
comune, ma di far saltare i ponti e passare a un ipotetico altrove, da qualche
altra parte, dove ci sono gloria e prosperità alla faccia degli altri
che restano a casa.
Questo atteggiamento è fastidioso come una mosca che non riesce a
staccarsi dal suo mucchietto di merda e che quando tenta di spiccare il volo,
immancabilmente si porta dietro il proprio odore di merda.
( Arthur Frame – Made in Italy)
martedì 27 agosto 2013
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