domenica 17 giugno 2012

sabato 16 giugno 2012

QUADRISOUND 
SOCIAL NETWORK PARTY - Dedicato a Mario Zancolich
La "Mosta Progetto" è un modo propositivo e aperto di coinvolgere una comunità attorno alla progettazione di un film (in questo caso di "Voci nel Buio"), attraverso l'allestimento partecipato di alcuni laboratori ed eventi pubblici. Per l'occasione abbiamo preliminarmente campionato i suoni di un quartiere e invitato i gruppi locali e i musicisti della città a produrre una sorta di "Colonna Sonora" e a rappresentarla pubblicamente nel teatro "disabitato" del Quadrilatero.  Questo "Cantiere del Suono" ha coinvolto popolazione e istituzioni pubbliche come: Ater, Comune, Azienda Sanitaria, Progetto Microaree, Portierato Sociale, Provincia, Regione, Rai, Cappella Civica, Cattedrale di San Giusto, Parrocchia e Associazioni sorte nel Complesso Edilizio come l'Auser e l'Associazione Melara.

venerdì 15 giugno 2012

LA STRADA DEL RITORNO
OSSERVATORIO BALCANI E CAUCASO
regia di Andrea Rossini
Il reportage di Osservatorio sulla Bosnia Erzegovina a 20 anni dall'inizio della guerra. 
I dati sui ritorni di rifugiati e sfollati, le conseguenze della pulizia etnica sul quadro demografico del Paese a un anno dal censimento generale della popolazione previsto per il 2013

ROZZOL MELARA DA QUADRILATERO A PAESE di Rodolfo Bisatti



Ciò che appare da questo documentario è la grande complicità con gli abitanti del quartiere di cui tratta (lunghi mesi di lavoro veramente partecipato) e la chiarezza del messaggio comunicativo. I temi del disagio, dell'isolamento, dell'identità negativa/positiva di gruppi e quartiere si incrociano con squarci di possibilità, opportunità, diritti riconosciuti e/o conquistati, che rappresentano spazi conflittuali o di rapporto con le istituzioni e che fondano la democrazia vera e non quella ideologica.
Da: Incontri sul Margine 2006

Rozzol Melara è un quartiere di Trieste conosciuto per ospitare il complesso residenziale popolare ATER comunemente chiamato anche come "Il quadrilatero", progettato da un nutrito gruppo di professionisti triestini selezionato dall'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, coordinati da Carlo Celli dello studio Celli di Trieste e costruito tra il 1969 e il 1982 sotto le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier. Il complesso è formato da due corpi fabbrica a L del volume di 267.000 metri cubi che si estende su una superficie di 89.000 metri quadri e conta 468 appartamenti e circa 2.500 residenti. Nell'intento progettuale l'idea era quella di creare una sorta di "villaggio indipendente" fornito di tutti i bisogni primari (negozi, scuole, ecc.). Le chiavi dei primi appartamenti furono consegnate tra il 1979 e il 1981 soprattutto a coppie giovani. Il quartiere dista 4 km dal centro di Trieste.
Da Wikipedia

MEMORIA OPERAIA DI SESTO di Federica Ravera


Tecnica dell'Ascolto Condiviso (T.A.C) 
Memoria Operaia di Sesto from fagnaz (federica ravera) on Vimeo.

giovedì 14 giugno 2012


Wislawa Szymborska


Scrivere un curriculum


da "Vista con granello di sabbia"

Che cos'e' necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si e' vissuto
e' bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di piu' chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perche'.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non cio' che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.