giovedì 31 gennaio 2013
mercoledì 30 gennaio 2013
martedì 29 gennaio 2013
lunedì 28 gennaio 2013
Le bellissime foto di Giada.
Già si presenta teneramente
minuta,
intrisa di quel mistero soprannaturale che è Trieste.
intrisa di quel mistero soprannaturale che è Trieste.
Infatti Giada parla tiriestino e
il suo nome lo spartisce con la pietra ornamentale, pietra dei finachi,
benefica. Lei ha proprietà calmanti, rasserenanti e lenitive.
Giada Genzo è una fotografa e le sue fotografie sono sacre rappresentazioni in
cui l’ovvio attaccato al corpo diventa particolare
insolitamente meraviglioso. Femminili come
giade cinesi sapientemente lavorate, le sue foto opalescenti sono tenere
dimostrazioni di amorevolezza; puro godimento sensoriale.
Questa ragazza ha il
dono di vedere i Corpi e le Cose come "disegni della luce".
domenica 27 gennaio 2013
mercoledì 23 gennaio 2013
lunedì 21 gennaio 2013
domenica 20 gennaio 2013
VOCI NEL BUIO - TRENTO
VOCI NEL BUIO
Data: Mercoledì 23 gennaio 2013
Dove: Multisala Astra, Corso Buonarroti, Trento
Orario: ore 21.00
Dove: Multisala Astra, Corso Buonarroti, Trento
Orario: ore 21.00
giovedì 17 gennaio 2013
I Padri Spirituali e materiali del terzocinema
MAURIZIO PASETTI
Coofondatore del terzocinema. Uno dei primi ricercatori che hanno affrontato la "Postazione per la Memoria". Autore poliedrico: scrittore, regista, compositore e sceneggiatore. Ha concepito e redatto assieme a Rodolfo Bisatti il progetto VAM: Video Alfabetizzazione Multisensoriale patrocinato dall'UNESCO.
Maurizio Pasetti sul set di "Voci nel Buio" (foto di Mattia Visintini)
Sabato 19 e Domenica 20 Gennaio 2013 - ORE 18,15 - CINEMA ARISTON - TRIESTE
VOCI NEL BUIO
" Come lupi mascherati da agnelli ci aggiriamo per le strade, pronti a divorare chiuque ci segni come handicappati, ma anche pronti a donare il cuore a chiunque ci accompagni nel viaggio..."
Riflessioni su “Voci nel Buio” di Arthur Frame
mercoledì 16 gennaio 2013
martedì 15 gennaio 2013
lunedì 14 gennaio 2013
TRASMISSIONE RADIO2 DAYS
MERCOLEDI' 23 GENNAIO 2013 - ORE 21
CINEMA ASTRA CORSO MICHELANGELO BUONARROTI, 16 - TRENTO
RAI RADIO 2 DAYS DOMENICA 13 GENNAIO 2013 ORE 19 Intervista sul "terzocinema" e l'Uscita del film "Voci nel Buio"
CINEMA ASTRA CORSO MICHELANGELO BUONARROTI, 16 - TRENTO
RAI RADIO 2 DAYS DOMENICA 13 GENNAIO 2013 ORE 19 Intervista sul "terzocinema" e l'Uscita del film "Voci nel Buio"
domenica 13 gennaio 2013
giovedì 10 gennaio 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
ANALFABETIZZAZIONE
La mia madre l'ho chiamata sasso,
perché fosse duratura sì, ma non viva.
I miei amici li ho chiamati piedi,
perché ero felice solo quando si partiva.
Ed il mio mare l'ho chiamato cielo,
perché le mie onde arrivavano troppo lontano.
Ed il mio cielo l'ho chiamato cuore,
perché mi piaceva toccarci dentro il sole con la mano.
Non ho mai avuto un alfabeto tranquillo, servile,
le pagine le giravo sempre con il fuoco.
Nessun maestro è stato mai talmente bravo,
da respirarsi il mio ossigeno ed il mio gioco.
Ed il lavoro l'ho chiamato piacere,
perché la semantica è violenza oppure è un'opinione.
Ma non è colpa mia, non saltatemi addosso,
se la mia voglia di libertà oggi è anche bisogno di confusione.
Ed il piacere l'ho chiamato dovere,
perché la primavera mi scoppiava dentro come una carezza.
Fondere, confondere, rifondere infine rifondare
L'alfabeto della vita sulle pietre di miele della bellezza.
Ed il potere nella sua immensa intelligenza nella sua complessità.
Non mi ha mai commosso con la sua solitudine
non l'ho mai salutato come tale.
Però ho raccolto la sfida, con molta eleganza e molta sicurezza,
da quando ho chiamato prigione la sua felicità.
Ed il potere da quel giorno m'insegue,
con le sue scarpe chiodate di paura.
M'insegue sulle sue montagne,
quelle montagne che io chiamo pianura.
Claudio Lolli
perché fosse duratura sì, ma non viva.
I miei amici li ho chiamati piedi,
perché ero felice solo quando si partiva.
Ed il mio mare l'ho chiamato cielo,
perché le mie onde arrivavano troppo lontano.
Ed il mio cielo l'ho chiamato cuore,
perché mi piaceva toccarci dentro il sole con la mano.
Non ho mai avuto un alfabeto tranquillo, servile,
le pagine le giravo sempre con il fuoco.
Nessun maestro è stato mai talmente bravo,
da respirarsi il mio ossigeno ed il mio gioco.
Ed il lavoro l'ho chiamato piacere,
perché la semantica è violenza oppure è un'opinione.
Ma non è colpa mia, non saltatemi addosso,
se la mia voglia di libertà oggi è anche bisogno di confusione.
Ed il piacere l'ho chiamato dovere,
perché la primavera mi scoppiava dentro come una carezza.
Fondere, confondere, rifondere infine rifondare
L'alfabeto della vita sulle pietre di miele della bellezza.
Ed il potere nella sua immensa intelligenza nella sua complessità.
Non mi ha mai commosso con la sua solitudine
non l'ho mai salutato come tale.
Però ho raccolto la sfida, con molta eleganza e molta sicurezza,
da quando ho chiamato prigione la sua felicità.
Ed il potere da quel giorno m'insegue,
con le sue scarpe chiodate di paura.
M'insegue sulle sue montagne,
quelle montagne che io chiamo pianura.
Claudio Lolli
L'Uomo Moderno
L'"uomo moderno" (Levico Terme, luglio 2009),
Anastatica dedica fotografica al marinettiano
centenario movimento futurista (1909/2009)
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